“Un premio significativo per la migliore Opel mai costruita! E la
vettura più importante nella nostra gamma. Questo ‘Volante d’Oro’ ci
riempie di orgoglio. Dimostra che tutti i nostri sforzi sono stati
ripagati. Nuova Astra significa leggerezza, motori estremamente
efficienti, equipaggiamenti provenienti dal segmento del lusso, una
connettività avanzatissima e una qualità esemplare,” ha dichiarato
Neumann con gioia nel corso della cerimonia di premiazione.
Tina Müller, Chief Marketing Officer di Opel, ha aggiunto: “Nuova
Astra vola alto, come si vede anche nel nostro video. Abbiamo già
ricevuto più di 40.000 ordini. E adesso abbiamo conquistato un premio
davvero speciale che ci riempie di felicità. Opel è tornata, con Astra
come stella polare!”
Opel e il “Volante d’Oro”: tutti i vincitori di Rüsselsheim
Nuova Opel Astra ha conquistato l’ambitissimo Volante d’Oro 2015
inserendosi così nella felice tradizione del costruttore di Rüsselsheim
in questo concorso, che inizia con la Opel Senator A nel 1978, due anni
dopo l’istituzione del premio, e comprende 16 titoli in quasi
quarant’anni.
1978 – Opel Senator A: il primo “Volante d’Oro”
Nel 1978 il marchio del fulmine vinse il primo “Volante d’Oro” grazie
alla Opel Senator. Presentata al Salone dell’Automobile di Francoforte
nel settembre 1977, la Senator sostituì le leggendarie Kapitän, Admiral e
Diplomat e fu l’ammiraglia del marchio fino al 1993. La Senator del
1978 era disponibile con tre motori diversi: il 2.8 litri da 103 kW/140
CV, il 3.0 litri da 110 kW / 150 CV e il top-di-gamma 3.0 litri da 132
kW / 180 CV.
1979 – Opel Kadett D: la pluripremiata compatta spaziosa
Un anno dopo Opel tornò in vetta alla classifica. La Kadett D del
1979 fu la prima compatta Opel a trazione anteriore e vinse il secondo
“Volante d’Oro” della Casa. Grazie ai motori trasversali e all’assenza
dell’albero di trasmissione offriva ai passeggeri molto spazio
nonostante le dimensioni compatte, essendo infatti più corta di 126 mm
rispetto al modello precedente. Inoltre la Kadett si distinse per
l’introduzione dei nuovi motori con albero a camme in testa. Il motore
OHC quattro cilindri da 1.3 litri generava 44kW/60 CV o 55 kW/75 CV.
Oltre alla spaziosa station wagon con un vano di carico da 1.425 litri,
Opel offriva due versioni fastback. Nel gennaio del 1983 giunse anche la
sportiva Kadett GTE, in grado di raggiungere una velocità massima di
187 km/h ed equipaggiata con un motore quattro cilindri da 1.8 litri e
115 CV.
1981 – Opel Ascona C: non c’è due senza tre
Nel 1981 toccò all’Opel Ascona portare a Rüsselsheim l’ambito premio.
Fu la prima media Opel a trazione anteriore, disponibile in versione 4
porte e station wagon. La gamma motori dell’Ascona C comprendeva unità
benzina da 1.3 a 1.6 litri e un diesel da 1.6 litri.
1982 – Opel Corsa A: piccola ma si fa sentire
Solo 12 mesi dopo, nel 1982, una nuovissima Opel spazzò via la
concorrenza al Volante d’Oro – era la Corsa A. La prima piccola Opel si
distingueva per le proporzioni ben studiate in soli 3,62 metri di
lunghezza. Aveva passaruote prominenti e rastremati, come quelli delle
vetture da rally, e un coefficiente di penetrazione aerodinamica
estremamente basso (0.36). Corsa A si rivolgeva in particolare all’
‘uomo di casa’. Nella gamma spiccava la Corsa GSi, da 72 kW/98 CV. Le
versioni 2 e 4 porte furono accompagnate nel 1985 dall’aggiunta della
popolarissima 5 porte. Furono costruite 3,1 milioni di Corsa A, che
divenne una delle vetture più vendute in assoluto.
1984 – Opel Kadett E: vince un’altra compatta
Cinque anni dopo aver conquistato il primo Volante d’Oro, la Kadett
si piazzò nuovamente al primo posto con la nuova generazione lanciata
nel 1984. La seconda Kadett a trazione anteriore, costruita dal 1984 al
1991, fu un grandissimo successo e conquistò anche il premio “Auto
dell’Anno” del 1984. La Kadett viene inoltre ricordata come una delle
vetture più aerodinamiche. La sportiva GSi, con un Cx di 0.30 lasciò a
bocca aperta gli esperti e comunque anche la normale versione 5 porte
raggiungeva il sensazionale valore di 0.32. In totale, furono vendute
3.779.289 unità di questa vettura incredibilmente aerodinamica.
1987 – Opel Senator B: quando si è in ballo bisogna ballare
Anche la Opel Senator B riuscì a ripetere il successo del modello
precedente. Basata sulla Opel Omega a trazione posteriore, la nuova
ammiraglia montava motori sei cilindri, alla testa dei quali c’era il
fluido 3 litri in linea da 115 kW/156 CV. Si poteva mettere una moneta
sul bordo del vano motore a vettura accesa senza che cadesse. In seguito
fu introdotta anche una versione 4 valvole del motore 6 cilindri con
sistema di aspirazione a lunghezza variabile “Dual-Ram” e ben 150 kW/204
CV.
1990 – Opel Calibra: l’atleta
Una vera campionessa conquisto il “Volante d’Oro” nel 1990: una coupé
mozzafiato con un coefficiente di penetrazione aerodinamica record pari
a 0.26! La Calibra montava motori potenti che andavano da 85 kW/115 CV a
150 kW/204 CV. La Opel Calibra Turbo con trazione integrale e
accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,8 secondi era la ciliegina sulla
torta. Il motore V6 da 125 kW/170 CV completava la gamma. La Calibra V6
conquistò il campionato ITC nel 1996.
1994 – Opel Omega B: una grande vettura per un grande successo
La seconda edizione della Omega colpì particolarmente la giuria. Il
design dinamico, la spaziosità e i nuovi motori V6 da 155 kW/210 CV con
testate dei cilindri in lega furono particolarmente apprezzati dagli
esperti. I nuovi airbag garantivano un elevato livello di sicurezza a
tutti i passeggeri. La capacità di carico della versione station wagon
era praticamente infinita ed essa era pertanto la vettura ideale per le
famiglie e i piccoli artigiani, mentre la versione 4 porte era la
classica berlina di rappresentanza.
1995 – Opel Vectra B: specchio, specchio delle mie brame
Opel Vectra si distingueva per gli specchietti retrovisori esterni
aerodinamici che si fondevano in modo armonioso con l’anteriore della
vettura. Una particolarità a cui non poterono resistere neppure i
giurati del “Volante d’Oro”. La Vectra prevalse anche grazie ai nuovi ed
efficienti motori benzina, da 1.6 a 2.6 litri e con livelli di potenza
tra 55 kW/75 CV e 125 kW/170 CV. Debuttarono anche i diesel a iniezione
diretta con cilindrate da 1.7 a 2.2 litri, caratterizzati da consumi
esemplari.
1999 – Opel Zafira A: il trasformista da sette posti
Chi l’ha inventata? Opel! Certo, la monovolume compatta che si può
trasformare in un attimo (15 secondi) da vettura sette posti a furgone
con un volume di carico massimo di ben 1.700 litri senza dover togliere i
sedili. La formula si chiama Flex7 e aiuta Zafira a vincere il “Volante
d’Oro 1999”. Grazie a questa idea geniale, i sedili scompaiono nel
pavimento della vettura quando è necessario. Questa meraviglia
flessibile era anche particolarmente compatta e dotata di eccellenti
caratteristiche dinamiche.
2002 – Opel Vectra C: specialista di elettronica
La terza generazione di Vectra difese con successo il titolo
conquistato dal modello precedente riuscendo ad aggiudicarsi ancora una
volta l’oro. La nuova media entrò nell’epoca dell’elettronica,
collegando gli impianti attraverso un CAN (Controller Area Network) bus
invece dei vecchi cavi, e montando il servosterzo elettroidraulico. Le
motorizzazioni diesel e benzina andavano da 74 kW/100 CV a 206 kW/280 CV
con cilindrate da 1.6 a 3.2 litri. Nel 2004, Opel montò su Vectra anche
la sospensione attiva IDS Plus con regolazione continua degli
ammortizzatori (CDC), che adattava gli ammortizzatori alla situazione
specifica.
2005 – Opel Zafira B: la dozzina d’oro
La seconda generazione di Zafira continuò a porsi come punto di
riferimento sviluppando ulteriormente il sistema di sedute Flex7 e
vincendo ancora una volta il “Volante d’Oro”. Viene inoltre ricordata
come la monovolume più veloce del mondo grazie alla versione OPC da 177
kW/240 CV che fermò il cronometro a 8.54.38 minuti sul giro alla
Nordschleife del Nürburgring. 240 cavalli sotto il cofano e un
eccellente telaio contribuirono al raggiungimento di questo tempo
record.
2009 – Opel Astra J: il capolavoro di design
Nel 2009, la Astra J, un vero capolavoro di design, seguì le tracce
della spaziosa Kadett D e dell’aerodinamica Kadett E e conquistò il
terzo “Volante d’Oro” Opel tra le compatte. Astra segue la nuova
filosofia stilistica Opel ‘L’arte scultorea incontra la precisione
tedesca’. Inoltre l’Astra J era dotata di sistemi di assistenza
modernissimi come la telecamera Opel Eye e i fari AFL+ in grado di
vedere dietro gli angoli. La tecnologia FlexRide le consentiva di
adattarsi alla situazione di guida specifica e i passeggeri anteriori
potevano godersi il viaggio nei comodi sedili certificati dagli esperti
posturali dell’associazione indipendente AGR.
2010 – Opel Meriva B: intelligente, compatta, d’oro
La sorellina di Zafira conquistò l’oro nel 2010 con la Meriva B, a
sottolineare ulteriormente la competenza di Opel nel settore delle
monovolume. La giuria fu convinta dal versatile sistema FlexSpace per i
sedili posteriori e dalle innovative portiere posteriori incernierate
sul retro. Le FlexDoors permettono di posizionare facilmente i bambini
nei loro seggiolini e consentono alle persone più alte di sedersi senza
fatica. La gamma motori si distingue per potenza e riduzione dei
consumi, grazie al downsizing e all’adozione del turbo. I livelli di
potenza vanno da 55 kW/75 CV a 103 kW/140 CV.
2012 – Opel Zafira Tourer: la lounge su 4 ruote
Zafira viene accompagnata da una versione premium, Zafira Tourer, che
conquista immediatamente l’ennesimo “Volante d’Oro”. Oltre alla
flessibilità dell’abitacolo, la nuova arrivata si distingue per la
comodità, il tetto panoramico e innovazioni come il controllo della
distanza dalla vettura che precede con radar e l’allerta incidente. Il
nuovo diesel, caratterizzato da bassi consumi ed incredibile autonomia è
il 2.0 CDTI ed eroga 121 kW/165 CV. La versione metano 1.6 ecoM turbo a
metano (110kW/150CV) vince poi il premio come veicolo più ecologico nel
settore delle monovolume per tre anni di seguito (dal 2013 al 2015).
2015 – Opel Astra K: il salto di qualità
And the winner is … Nuova Astra
vanta un’architettura completamente nuova e molto leggera, monta
esclusivamente motori di ultima generazione e si distingue per la
modernissima connettività con integrazione dello smartphone e per il
rivoluzionario servizio di connettività e assistenza personale Opel
OnStar. Nuova Astra continua inoltre, come da tradizione Opel, a
introdurre nel segmento delle compatte funzioni in precedenza
disponibili solo in segmenti superiori. Il risultato: il “Volante d’Oro
2015”.
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